La mitologia classica con le sue storie più grandiose, con i suoi capolavori letterari e la sua disseminazione attiva in vari momenti e forme della letteratura europea e delle arti figurative è, secondo una definizione che ci trova pienamente concordi, «una linfa che per ampie vene o per impercettibili capillari penetrò e nutrì (...) la nostra cultura». La "forza culturale" del patrimonio mitologico non mancò di suggestionare il grande Federico Fellini che progettò un film sui miti, purtroppo rimasto irrealizzato. Avremmo avuto un altro capolavoro mondiale della cinematografia. Il presente saggio si prefigge lo scopo di rappresentare alcune delle più suggestive rifrazioni nelle arti figurative dei grandi miti d'amore che continuano a suscitare, a distanza di oltre due millenni, lo stesso fascino delle origini, in particolare quelli riportati nel grandioso repertorio delle Metamorfosi di Ovidio, che nei quindici libri che lo compongono e in dodicimila esametri racconta una miriade di favole che coinvolgono, affascinano, rapiscono.