"La noia intrepida" è una raccolta di 46 poesie in versi liberi scritta in un periodo angoscioso della vita dell'autrice. All'interno di questa viscerale manifestazione di noia si trova un'introduzione dedicata ai cari lettori, i quali vengono indirettamente invocati ad armarsi della propria personale chiave di lettura, poiché si faranno partecipi dell'inservibile conversazione a venire. L'introduzione è seguita da 22 capitoli composti da una coppia di poesie ciascuno: le prime parlano di spettri misantropi ispirati ai pregiudizi dell'autrice su persone casuali, quali Resina, Sibilla, Eigengrau, Noè e tanti altri; le seconde raccontano invece di viaggi onirici, rituali e rimembranze legate a personaggi ambigui come il professor Barbone Maglione, la professoressa Dueminuti e lo stomachevole principe del pozzo, descritti con malessere bellico e satirico.