Il sogno di Marina di spostarsi in una grande città per studiare arte e trovare la sua strada, viene improvvisamente interrotto da un evento familiare che la costringe a tornare nella sua cittadina di provincia. Marina però non si arrende e, tra un turno e l'altro al supermercato, lavora senza sosta nel suo laboratorio di scultura. Di fronte alla prospettiva di un futuro incerto e precario, Marina si sente però divisa in due e intuisce che sta perdendo una parte importante di sé. L'ambiente di provincia, sempre uguale a se stesso e in cui non è possibile costruirsi una strada da soli, fomenta il suo senso di smarrimento e di impotenza nei confronti del suo futuro.