Nel corso del tempo le categorie culturali hanno preso veste di animali, presentandosi alla nostra riflessione sotto forma di leoni, volpi e gru dal lungo becco. Se si combina un lupo con un agnello, si può ragionare sull'arroganza dei forti e l'eterna rassegnazione dei deboli; se si fanno incontrare un topo e un elefante, si può scoprire che persino i giganti hanno le loro inattese debolezze. Dunque, mai disperare... Una volta posta sul viso dell'uomo, la maschera dell'animale si trasforma automaticamente nel suo opposto: smaschera la natura vera, definiva, giungendo all'essenziale. La lussuria è una lepre bisessuale, il figlio di Dio un agnello bianco e indifeso, la regalità un leone, l'aristocrazia, stupida e arrogante, una combriccola di lupi. Gli animali trasmettono insomma significati e messaggi; sono come le parole di un linguaggio, gli elementi di un codice.