Lo scopo di questo libro è porre l'accento su chi sia stato veramente l'uomo Caravaggio. È una ricostruzione reale, storica, non romanzata, che prende forma attraverso i numerosi studi che gli storici dell'arte e gli studiosi hanno portato avanti negli ultimi trent'anni, modificando notevolmente il giudizio sulla vita e sul carattere di un uomo passato alla storia come un violento, un rissoso, un irascibile attaccabrighe, un assassino. Il ritrovamento di nuovi documenti nell'Archivio di Stato Vaticano e in quello Romano, "avvisi", documenti, lettere, registri del tribunale romano e svariate fonti antiche ci ha restituito un'immagine diversa dell'uomo Michel'Angelo, portando alla luce il profilo di un'anima profonda, di un uomo colto e sensibile che, non volendo mai chinare la testa, si fece diversi nemici. Purtroppo ancora oggi, senza nulla conoscere dei documenti ritrovati negli ultimi trent'anni, senza farsi partecipe di una critica qualificata e aggiornata, c'è chi si ostina a ripetere e riproporre la inappropriata definizione di "pittore maledetto", consolidatasi nel tempo, ma ormai del tutto sorpassata e smentita. Oggi bisogna modificare radicalmente quel giudizio, nato dalle velenose e inaffidabili biografie secentesche, un tempo lette come veritiere e imparziali. Questi scrittori progettarono i loro racconti travisando gli avvenimenti o parzialmente inventandoli, sulla sua vita come sulla sua morte, per caratterizzare negativamente i suoi dipinti, un'abile costruzione per denigrare la sua opera e cancellarne la memoria.