«Napoli è così fulminante che gli dei si contendono il possesso della sua primogenitura»: così Polibio duemila anni or sono per primo descrisse quel formidabile impasto di incanto e agitata realtà, vitalità, contraddizioni e culture che ancora oggi la contraddistinguono e che la Guida Verde prova a raccontare. La grazia naturale di un paesaggio tra i più fotografati al mondo si sposa a Napoli con il chiasso delle botteghe e il silenzio dei chiostri, le tenebre delle catacombe e lo sfavillio dei lungomari, gli affreschi pompeiani e i murales sui palazzi di periferia, la durezza dei vicoli e la dolcezza dei tramonti in faccia al Vesuvio. Dalla commedia permanente di Pulcinella alla narrazione seriale di Elena Ferrante, questa guida offre tante pillole di napoletanità. A suggerire ad esempio perché ogni strada elegante di Napoli nasconde un'anima popolare: è forse il naturale anticorpo a chi la vorrebbe trasformata in cartolina. In questa guida: Il centro e l'asse di via Toledo, Il nucleo antico, Il Rettifilo, Chiaia, i lungomari, Vomero, Sanità e Capodimonte, Campi Flegrei, Pompei, Ercolano e il Vesuvio, Le isole del golfo.