Il saggio ripercorre la vita di Alberto Predieri, allievo di Piero Calamandrei e costituzionalista tra i più noti ed affermati della seconda metà del secolo scorso. Il titolo intende mettere in luce non solo i suoi valorosi trascorsi di sottotenente della Julia nella campagna di Russia e di partigiano (fu definito "uno dei più valorosi comandanti militari della insurrezione di Firenze"), ma anche la sua tenacia nell'essere fedele fino all'ultimo ai valori della dignità, della coerenza, dell'onore e nello stesso tempo l'animo di combattente che innerva tutti i suoi studi sempre tesi a contrastare, sotto la guida dei fini perseguiti dalla Costituzione, storture giuridiche e sociali, iniquità, ingiustizie, carenze (ad esempio gli scritti sulla pianificazione urbanistica sono la risposta alle "mani sulla città", quelli sulla tutela del paesaggio reagiscono alla devastazione della nostra identità e della nostra cultura quali si inverano nel paesaggio).