È il racconto di una donna dominata dall'avarizia e da un giuramento fatto al padre, che la conduce tragicamente a una smania di ricchezza. La Signorina disprezza la vita e i suoi tumulti, barricata nella certezza dell'accumulazione, unico vero bastione contro gli eventi esterni. Il romanzo parte dalla storia personale di un'ossessione e ci racconta in maniera lucida e toccante la vita e il popolo jugoslavo nei primi decenni del Novecento: un calderone di etnie dove croati, serbi e bosniaci, musulmani, ebrei e cristiani hanno convissuto nei secoli.