Un vortice linguistico di inesauribile vitalità, un'invenzione continua e sorprendente che plasma e rigenera, che ammalia e disincanta: da qui nasce e si dipana la storia di e. Donna dei margini, di manicomi e galere, di bassifondi e di strada; da qui la sua storia emerge e si fa canto, e gioca, s'avvampa e grida, diventa elegia e fuoco, inferno e incanto. Da qui sfila un carosello di personaggi sinistri, colti nel loro cono d'ombra, nel rifugio delle notti, nelle malebolge del mondo. E da qui, infine, si specchia e riverbera un taglio vivo nel cuore della società che solo la letteratura può raccontare.