Il Convivio è un saggio dottrinario composto da Dante Alighieri nei primi anni dell'esilio, ovvero tra il 1304 e il 1307. L'intento dell'autore era quello di fornire un banchetto di sapienza a tutti coloro che non hanno potuto dedicarsi agli studi a causa di occupazioni familiari e civili.Il termine 'convivio' deriva dal latino convivium e può essere tradotto come banchetto, simposio. L'opera è quindi una mensa («convivio»), che offre ai partecipanti (ovvero a coloro che hanno desiderio di sapere e conoscere) una difficile pietanza («vivanda»), accompagnata dal pane, il quale ne faciliterà l'assimilazione. Alla vivanda corrisponderanno le canzoni, mentre al pane i vari commenti esplicativi.La prosa del Convivio è caratterizzata da uno stile argomentativo lucido e razionale, che passa in rassegna grandi temi filosofici del tempo (cosmologia, metafisica, politica,), intrisi di aristotelismo, allo scopo di formare un'opera enciclopedica che contenga in teoria tutto lo scibile umano.Con il Convivio Dante tenta di dimostrare di sapere la propria dottrina e di difendersi dalle accuse dei concittadini che l'avevano condannato all'esilio.