C'è una cosa che tutti, da piccoli, abbiamo dovuto imparare a fare nel momento, nel modo e nel posto giusto. Ma ci hanno anche insegnato, subito dopo, a non nominarla mai! Scriveva nel 1973 Gianni Rodari: "Tra i miei ricordi di padre - almeno in questo - senza tabù, ci sono molte rime e canzoni sull'argomento in oggetto, improvvisate ad uso dei bambini del parentado. Se non fossi anch'io, come tutti quanti, più o meno succube delle convenzioni, avrei compreso quelle canzoni "escrementizie" nelle mie raccolte di filastrocche. Credo che solo dopo il Duemila avremo autori abbastanza coraggiosi per farlo". Il Duemila è passato, ma Rodari non c'è più e le sue rime sull'argomento sono andate irrimediabilmente perdute: cerchiamo allora di consolarci con questo libro pieno di poesie, canzoni, "conte" infantili e disegni, pensando che non è proprio tutta cacca.