Pericle principe di Tiro è il primo dei romance, il ciclo conclusivo della produzione shakespeariana culminato con "La tempesta". È il racconto di un uomo che perde tutto, ed erra per quegli stessi flutti che gli hanno tolto moglie e figlia. Una storia inverosimile, di amore e di orrore, in cui senti la salsedine del mare, la pericolosità dell'onda, metafora che inghiotte corpi veri. Ed è, soprattutto, poesia altissima, restituita da Roberto Sanesi nel modo che si addice ai poeti: aldilà delle parole, dialogando con la Musa che origina ogni canto.