Pericle, principe di Tiro, messo in scena all'inizio del 1608, rappresenta un "momento culminante" nello sviluppo drammaturgico di Shakespeare: inaugura infatti la sua ultima stagione compositiva, quella dei romance, i drammi romanzeschi che affondano le proprie radici nella tradizione narrativa dei poemi dell'antichità. Questo romance narra la vicenda topica dell'eroe positivo: sottoposto a dure prove da parte degli uomini e della Fortuna prove intese come il confronto con bisogni, desideri, ostacoli primari Pericle è colui che, nel suo girovagare per il vasto mare, sa accettarle tutte. In quest'opera di grande suggestione la semplicità della favola arcaica si fonde con un sapiente gioco metateatrale, capace di dar conto di tutte le oscure contraddizioni degli uomini.