Il quarto centenario della morte di Shakespeare è l'occasione per nuove messe in scena, per racconti e romanzi ispirati alle sue opere (Nesbø e altri), per nuove trasposizioni cinematografiche (proprio Macbeth con Michael Fassbender). E anche per nuove traduzioni. D'altra parte, se tutti i grandi classici necessitano periodicamente di nuove traduzioni, tanto più è vero per I'autore più studiato al mondo. Nel corso degli anni una continua messe di studi critici e filologici ha via via precisato o anche cambiato radicalmente i significati di molti passaggi delle opere di Shakespeare, quando non ne abbia addirittura cambiato il testo. Paolo Bertinetti assomma in sé le caratteristiche del grande esperto di questioni shakespeariane con quelle del traduttore sensibile al linguaggio teatrale. Questa di Macbeth si propone come la traduzione più precisa e aggiornata, ma ugualmente efficace nella pronuncia, senza cedere punti sul terreno del fascino letterario di un capolavoro che ha saputo rappresentare in modo così memorabile l'incubo e il buio dell'inconscio.