L'"Enrico VIII", o meglio "La famosa storia della vita di Enrico VIII" è l'ultimo dramma di Shakespeare, e segna il ritorno, dopo un intervallo di ben 14 anni, ai grandi temi della storia nazionale affrontati nelle due grandi tetralogie che trattano le vicende del governo inglese dal 1398 al 1521, come anche nel "Re Giovanni", che risale agli esordi della sua attività di drammaturgo. Se il dramma di Giovanni Senzaterra prelude alla ricca e fortunata stagione delle "chronicle plays", l'"Enrico VIII" ne costituisce la più che degna conclusione. Entrambi i drammi presentano un sovrano che vuole riaffermare l'autorità della corona e riscattarla dalle ingerenze della Chiesa di Roma, entrambi offrono memorabili, nobili esempi di fermezza d'animo di fronte all'avverso destino e si chiudiono con fervidi accenti di un patriottismo che in Shakespeare non si dà mai per scontato.