Scoperto da Cesare Levi e studiato per la prima volta da Pietro Toldo all'inizio del '900, il manoscritto intitolato: Comedie del Signor de Moliere tradotte da Ottaviano Annibale Giugni Stampa fiorentino, contenente la traduzione di tutto il teatro di Molière, è custodi to nella Biblioteca Universitaria di Bologna (coll. 1669). Rimasta malauguratamente inedita fino a oggi, questa traduzione avrebbe potuto cambiare le sorti della ricezione di Molière in Italia, segnata per buona parte del secolo XVIII dall'ostracismo inflessibile di intellettuali quali Ludovico Antonio Muratori, Scipione Maffei o Carlo Gozzi. La mancata pubblicazione delle commedie di Molière ha privato il pubblico italiano del Settecento dell'irripetibile opportunità di godere nella propria lingua della qualità di una traduzione brillante e moderna qual è quella che si propone in questi due volumi.