L'edizione critica di Barbara Rodà e Giovanni Battista Boccardo mette in luce le dinamiche compositive dei due drammi rusticani del Verga: in "Cavalleria rusticana" esplode il tema passionale e violento che entusiasmò il pubblico borghese dell'epoca; in "La Lupa" è palpabile la tensione verso il melodramma omonimo, poi incompiuto. Il passaggio dalla novella milanese "Il canarino del n. 15" alle «scene popolari» "In portineria" è testimoniato da una selva di manoscritti, il cui confronto evidenzia la ricerca di un dramma "intimo" alluso ma non rappresentato.