Questo libro si colloca nell'ambito delle celebrazioni per i settecento anni della fallita congiura di Baiamonte Tiepolo. Si tratta di un testo teatrale in italiano e veneziano in cui la storia e la cronaca si fronteggiano per fornire diverse versioni di un fatto che avrebbe potuto cambiare le sorti della Serenissima, rendendola simile e legata alle signorie di terraferma. Sullo sfondo del racconto della notte di tregenda risalta l'antico ma sempre attualissimo dibattito sulla specificità veneziana e sul rischio dell'omologazione della città insulare alla terraferma.