Quella degli anni Sessanta fu una vera rivoluzione senza spargimento di sangue. I giovani hanno sempre manifestato una certa insofferenza per le regole dei tempi cui sono appartenuti; ma ciò che accadde in quegli anni, anche a Napoli, fu davvero devastante: un ciclone dalla portata inimmaginabile per chi dovette assistere, inerme, ai cambiamenti che si abbatterono sulla società; tali da non essere compresi per quanto furono invisi e osteggiati. Prima di allora nessuna generazione aveva mai inciso così tanto sul tessuto sociale sedimentato; al punto da minarne le fondamenta, gli schemi che vedevano i figli all'ombra dei padri, rimasti uguali ai padri dei padri. Nato dall'idea di mettere in scena il ricordo dell'autore legato agli anni Sessanta, il soggetto teatrale originario dell'opera, trasposto in questo volume, prende nuova forma letteraria e viene arricchito di contenuti multimediali che evocano il sentimento di quegli anni.