Monologo in commedia, con battute folgoranti, è il racconto in prima persona di un coltivatore diretto dei nostri tempi alle prese con l'antica tradizione contadina del lavoro della terra e dell'allevamento del bestiame, lavoro reso sempre più difficile dai cambiamenti climatici e dalla burocrazia che costringono a un adattamento continuo e a una difficilissima battaglia per continuare a fare 'come si è sempre fatto'. Sullo sfondo una madre anzianissima e non proprio in sé, una figlia estremamente ansiogena e richiedente, la memoria di un padre burbero e violento. Un testo in friulano tradotto da un lavoro teatrale in lingua frisona che lega, in un inedito rapporto trans-europeo, due lingue minoritarie e due culture con molte cose in comune.