Benché figlio adottivo di Cesare, Bruto prende parte a una congiura per ucciderlo, ed è proprio lui a sferrargli il colpo mortale. «Perché Cesare mi amava, lo piango; poiché gli arrise la fortuna, mi rallegro; poiché era valoroso, l'onoro; ma poiché era ambizioso, l'ho ucciso,» È Bruto, lacerato tra senso dell'onore, affetti e patriottismo, il protagonista di questo dramma, assieme allo stesso Cesare e a Marc'Antonio, personaggio ambiguo e inquietante. Giulio Cesare mette in scena due temi tipicamente elisabettiani; da un lato la vendetta, dall'altro l'ascesa e la caduta dei potenti. Il tutto immerso in un'atmosfera profondamente classica che ha il respiro della grande tragedia antica. Con uno scritto di George Bernard Shaw.