Oggi occorre interrogarsi sul senso del teatro, sul ruolo sperduto del drammaturgo, sull'esercizio dello scrivere, mentre sembra indebolirsi l'idea di teatro come luogo della coscienza e della riflessione. Prigionia di Alekos tenta di dare una risposta ad alcune di queste domande attraversando il mito moderno di Alexandros Panagulis, l'uomo che sconfisse la dittatura dei colonnelli nella Grecia degli anni Settanta con la forza della poesia e della creatività. Il racconto di Alekos ci permette di indagare i valori profondi e fondativi dell'esistenza umana, di scoprire la poesia come forza vitale e come espressione primordiale di libertà e consapevolezza. In Prigionia di Alekos è l'immaginario di Panagulis a venir messo in scena. Il suo potente mondo interiore contrapposto a una realtà fatta di tortura e privazione. La sua volontà poetica e la sua vocazione narrativa e teatrale contro l'incubo e l'umiliazione. Accanto ad Alekos avranno spazio Dalì, uomo/scarafaggio e amico fidato, un Vecchio Cieco, un moderno e deluso Tiresia, e i carcerieri fino a Caronte per la catabasi dell'eroe.