Questa Trilogia di corti teatrali di Rosanna Sabatini si configura, attraverso le sue simbologie e metafore, come un pregevole apologo attorno alle possibili sorti delle umane genti ma certo anche di tutto il Pianeta. È, questo, un apologo agrodolce leggibile e godibile da un pubblico tanto di adulti che di ragazzi, o se vogliamo di adulti eterni ragazzi, tali da conservare in loro la curiosità e la capacità di stupirsi e indignarsi, sapendo ridere di sé stessi ma anche pensare e porsi domande. (Fabio Sommella) Nella storia del teatro di ogni epoca, dai Greci ai giorni nostri, le trame e le vicende narrate hanno sempre avuto lo scopo di stimolare la riflessione. Musiche, costumi e battute divertono il pubblico ma, al di là della creazione fantastica e del divertimento, gli spettatori si chiederanno tanti perché e faranno lavorare l'intelletto. Come tutte le pieces teatrali, l'opera di Rosanna Sabatini castigat ridendo mores. (Elisabetta Di Iaconi)