Andata in scena per la prima volta, con grande successo, nel 1922, Vestire gli ignudi è una «commedia a chiave», ispirata a una vicenda reale riconoscibilissima per i contemporanei: la relazione tra il maturo maestro del romanzo verista Luigi Capuana e Adelaide Bernardini, una giovane insegnante sopravvissuta a un tentato suicidio. E commedia a chiave è anche quella interpretata dagli attori di Ciascuno a suo modo (1924), snodo centrale della trilogia del «teatro nel teatro», dopo i Sei personaggi e prima di Questa sera si recita a soggetto, nella quale Pirandello riecheggia esplicitamente la vicenda della Bernardini. A riprova, ancora una volta, che la vita vera, la «vita degli altri», vince la fantasia di qualsiasi autore. Lo scopo dell'arte di Pirandello è proprio «cogliere la vita, nella sua instabilità, per fissarla in una commedia».