«Partiamo dalla fine. La didascalia che precede la celebre battuta finale di Marta è detta con minaccioso tono d'impero. L'edizione "definitiva" del 1936, che non seguiamo, taglia infelicemente l'espressione d'impero. Marta invece si rivolge imperiosamente a Venzi, poi alle altre donne: lasciatemi sola!»