Visionari e intimistici quadretti, appunti di viaggio, microstorie che potrebbero diventare spettacoli teatrali, meditazioni sulla vita sull'arte e sul mestiere di un attore cantastorie in giro per l'Italia e oltre. Quasi un rapido e sintetico diario di lavoro composto tra una replica e l'altra, cinque minuti prima di entrare in scena, il tempo di una pausa-sigaretta durante le prove dello spettacolo. Gli entusiasmi, i dubbi, le (dis)illusioni di un artista come funambolo teso tra durezza e utopia.