Libro double face, italiano e inglese, teatro sperimentale puro di Cristiana Moldi-Ravenna, presenta una madre ammalata e una figlia che l'accudisce. La donna anziana è molto stanca. La figlia le sta accanto. Si pensa alla impossibilità di capire il dolore e la morte. La donna anziana parla per cercare di capire quello che le è successo. Ha inventato una lingua nuova, vuole parlare una lingua tutta sua. La lingua conosciuta non basta più? Sono da sondare i motivi? Quali possono essere i motivi? Non riesce a trovare le parole per esprimere i sentimenti? Esclusivamente per una accensione della creatività? Il desiderio misterioso di inventare una lingua nuova da dove le deriva? Vuole essere padrona di un dire? Di imitare una lingua lontana come l'aldilà?