Lo spettacolo-leggenda in cui Marco Paolini è riuscito nell'impresa che sembrava impossibile: raccontare Venezia. Venezia nella sua diversità e nella sua unicità, nella realtà e nel mito ricondotto a storia. Una sinfonia di acque, voci, terra, mare, e insieme l'idea di una città viva, con le sue memorie e le sue amnesie, e la poesia di un destino. Un gioiello del teatro di tutti i tempi. Marco, dalla tangenziale di Mestre, va all'aeroporto... ma non parte. Fermando l'aereo e correndo a piedi fino al limite della pista, mette un piede nell'acqua bassa e fangosa e comincia ad andare verso la città di Venezia. In realtà va alla deriva. Lo salva l'incontro con un barcaiolo, Sambo (lo stesso Paolini). Sambo è un Caronte nostrano che farà per tutto lo spettacolo la parte di guida, di Virgilio, alla scoperta dei luoghi e dei costumi "di quell'infernale paradiso che i due s'apprestano ad attraversare..."