Un monologo sulla figura di Alessandrina Tambasco di Montano Antilia che, per aver trascorso - con la madre e le sorelle - la notte, a confezionare coccarde per gli insorti del Cilento del 1828 fu condannata a dieci anni di ferri, pena che sconta con dignità fino all'ultimo giorno. Suo marito morì in carcere e il fratello fu fucilato. Per la libertà contro i Borboni, Alessandrina Tambasco è un simbolo della rivolta, dell'emancipazione e del riscatto delle donne cilentane.