Protagonista della piece è un personaggio che dialoga dall'oltretomba affidando alla funzione mediatrice della parola il compito di accompagnare il momento della morte. Una moderna riscrittura di alcuni testi cardine della letteratura europea e americana ispirata a Seneca, Eschilo e Masters in cui la sofferenza e il lutto predominano. Il giudizio etico su un atto compiuto finisce per diventare occasione di riflessione sul tempo e sulla morte.In questo " non luogo" di colore bianco, la morte dà voce alla brevità della vita umana: l'esistenza dell'uomo non è breve, ma viene resa tale dall'incapacità di utilizzare al meglio il tempo. Il Manovratore muove tre marottes dalle sembianze femminili ma dal volto mostruoso, provocando spavento: sono cieche, non vedono nulla se non tramite l'occhio, che si passano di mano in mano. Tessono i fili della vita con il telaio e dispensano i destini assegnandoli ad ognuno, stabilendo la durata della loro vita: inesorabili ne taglieranno il filo vitale di ognuno. Sono le Parche a far sì che i morti, non avendo più nulla da perdere, possano "raccontarsi".