Allestito per la prima volta al Teatro degli indipendenti di Roma, diretto da Anton Giulio Bragaglia, il 21 febbraio 1923, "L'uomo dal fiore in bocca" è titolo enigmatico che costringe lo spettatore a seguire con attenzione lo svolgimento dialogico attraverso il quale è portato a scoprire che si tratta di un dialogo sulla morte e non già come sembrerebbe, un dialogo sulla vita e sulla quotidianità. Atto unico, praticamente un monologo, "L'uomo dal fiore in bocca" è tratto dal racconto "Caffè notturno" , pubblicato nel 1918 e ristampato nel 1923 con il titolo definitivo di "La morte addosso".