"Un lavoro di esemplare artigianato teatrale, un gioiello costruito su un apparente equilibrio di mondi interiori che si specchiano. Una famiglia del Sud, un piccolo paese, due fratelli e sullo sfondo due genitori. Un gancio potentissimo che va ad afferrare con violenza il cuore di chi ascolta e lo costringe a fare i conti con la propria esistenza, i propri ricordi, il vissuto, il sole, il buio, i respiri, le aspirazioni, le lacrime ricacciate in gola. E poi l'inadeguatezza di una vita costruita su sogni fragilissimi, e quel pregiudizio contro le diversità difficile da estirpare. Una malattia ma dell'anima. Che trasforma addirittura il corpo, ingabbia il fluire di una vita. Una messinscena in divenire che è già un vortice di luci e colori, lacrime, balbuzie e poesia"... (G.Cicciò). Prefazione Gerardo Guccini.