Dopo oltre un secolo di scorrerie nel mar dei Caraibi, dal Corsaro Nero di Emilio Salgari al Jack Sparrow interpretato da Johnny Depp nella più recente saga Disney, il "corsaro gentiluomo" ritrova finalmente il suo ignoto archetipo. E chi avrebbe mai pensato di incontrarlo nel vecchio angusto Mediterraneo? E ancor più sorprendentemente nel «golfo d'Adria», braccio di mare chiuso tra sponda italiana e sponda dalmata? Di quel "mare veneziano" infestato dai corsari aveva fatto esperienza diretta il vicentino Lodovico Aleardi (membro dell'Accademia Olimpica), imbarcandosi al seguito del conte Giacomo di Collalto (capitano della Serenissima) alla volta della Dalmazia e del Levante. E al ritorno in patria aveva scritto "a caldo" Il corsaro Arimante (1610), favola marittima costruita a partire da un sapiente gioco di contaminazioni di sottogeneri e modelli in seno al genere intermedio della favola pastoral-pescatoria tra Cinque e Seicento. Il risultato è una tragicommedia marittimo-romanzesca che, oltre a eleggere a protagonista la figura del corsaro innamorato, attribuisce agli spazi del mare aperto una funzione drammaturgica di primo piano.