I personaggi del teatro di Liscano presentano spesso un'identità scissa: hanno vissuto la perdita dell'autostima, si misurano con frustrazioni continue ma non hanno perso la coscienza critica. Il margine è indiscutibilmente il loro spazio, uno spazio-discarica dove a volte il personaggio, vittima dell'esclusione, si ripiega, ma da dove anche osserva e giudica. Oppure sono figure che hanno sciolto definitivamente ogni legame etico con i loro simili, hanno superato il concetto di famiglia, o meglio, hanno dato a questa un significato paradossale creando un mondo eccessivo e debordante, còlto fra incubo e realtà, non vero ma verosimile.