Faust, lo studioso che inizia l'indagine sulla natura e fallisce, si allea al Diavolo sperando almeno di vivere pienamente la vita umana in ogni suo aspetto, anelando a mete sempre più alte. Percorre la via dell'amore, ma il Diavolo la seminerà d'inganni e di delitti. Dedicandosi alla Politica riuscirà ad assumere ruoli elevati nel Palazzo del potere, ma anche questo percorso sarà costellato solo di menzogne e apparenze: la carta moneta e la guerra delle corazze vuote, e infine vivrà anche l'agognato incontro col fantasma di Elena. Tutto svanisce, però gli resta il mondo concreto e l'azione umana per trasformarlo: Faust diventa imprenditore eroico e, da protoborghese prometeico, costruisce dighe e strappa la terra al mare, ma il Diavolo riesce anche questa volta a distruggere l'opera positiva tramite ruberie e delitti, finché anche il mare ritorna a impaludare i campi acquisiti faticosamente alle colture. Faust ormai vecchio e cieco vaneggia di nuove imprese, mentre i Lemuri canticchiando gli stanno scavando la fossa. Però l'anima che uscirà dal feretro sfuggirà di mano al Diavolo e sarà tratta in cielo dall'Eterno femminile: Margherita, il primo innocente amore.