Un alternarsi di narrazione e poesia, una tramatura a volte fitta e crudele, a volte tenue e in filigrana, volutamente priva di scene e di azione: quattro donne, spogliate della loro femminilità e identità, sopravvissute ai campi di concentramento, ripercorrono le tappe più drammatiche di una vicenda insieme personale e collettiva, dando corpo e sostanza, attraverso le parole, al loro tormentato essere, alla loro vita per sempre sfregiata.