Nei sette corti riuniti in questo volume hanno un ruolo preminente altrettante figure femminili agenti in un arco temporale che dalla seconda metà del diciottesimo secolo giunge fino ai giorni nostri. Sono le vicende vitali ed artistiche di Nannerl Mozart, Fanny Mendelssohn, Camille Claudel, Anna Kuliscioff, Margherita Guidacci e di altre due artiste (Marinella e Arianna) appartenenti alla seconda metà del ventesimo secolo e all'inizio del ventunesimo. L'azione scenica, come in gran parte delle pièces di Del Serra, fluisce nell'alveo di coordinate sociali chiaramente definite e storicamente riconoscibili, ma il carattere dei suoi personaggi assume frequentemente la dimensione archetipica e si fa segnacolo capace di trascendere il contesto spazio-temporali nel quale si manifesta, divenendo emblema di una condizione, in questo caso quella della donna alle prese con limitazioni e pregiudizi familiari e sociali tanto radicati al punto da ostacolare la valorizzazione dei naturali talenti femminili ancorché espressi con brillanti ed innovative qualità, a "bruciarli", come afferma il titolo del volume, incoraggiando al contrario quelli professionali dei rispettivi fratelli.