"Ho vissuto la piacevole esperienza di immergermi in un fiume di emozioni che di questi tempi raramente il palco di un teatro riesce a trasmettere. La storia ripercorre le molteplici vite di una donna siciliana realmente vissuta, tale Giulia, figlia di Thofania d'Adamo (e per questo Tofana), vessata, maltrattata, costretta a sopportare le peggiori umiliazioni, ma capace di reagire per cercare di liberarsi dalla schiavitù che il fato le aveva destinato. Per poi finire... Eh no, perdonatemi ma la fine non ve l'anticipo." (dalla prefazione di Lodovico P. Randello Baffa Tracci del Gironda)