Il Capitano è un vecchio attore senza pensione, costretto su una sedia a rotelle. Insieme ad un Arlecchino altrettanto "non protetto" e appena più mobile di lui per raggranellare ancora qualche briciola di pane sulle piazze di periferia, si sono rifugiati a vivere in un teatro abbandonato. Tra i due non c'è solo cameratismo, ma una vera amicizia cavalleresca, con tanto di ruoli e ritualità, senza finte uguaglianze né psicologie complicate. In questo contesto il sogno del Capitano, l'ultimo, quello di mettere in scena nientemeno che il "Don Chisciotte" - uno spettacolo che in carriera "non gli hanno mai lasciato fare" - è al tempo stesso logico e teneramente folle. Ma poi, mentre la vita reale non risparmia altre durezze, la folle impresa di raccontare una mitica follia si rivela in realtà un toccasana quotidiano, capace di dare corpo a importanti resistenze umane e civili e di creare un futuro persino oltre la morte...