La partitura teatrale si presenta spontaneamente quando si tratta di trasmettere le molte voci che si accavallano intorno a un evento complesso e si dispiegano in una polifonia. La visionarietà scenica di Christine Hamp ha fatto lievitare la multi-vocalità del testo Il Precipizio in un complesso spettacolo multimediale. L'emozione di vedere il mio testo non solo messo in scena ma trasformato, distaccato da me e cresciuto come un figlio che ha ormai la sua strada, ha fatto ritornare con forza, non senza qualche lacrima sparsa in platea, la fascinazione del teatro come luogo di avventure collettive. Da lì, la decisione di riprendere il filo del discorso, ricostruendo le tappe del mio rapporto con il teatro e adunando i miei testi di teatro delle voci, le drammaturgie poetiche che lungo i decenni avevo elaborato e che erano finite mescolate a scritture di altro genere, disponendole finalmente in un cammino dotato di cuore, come deve essere ogni cammino.