Tre copioni somatici ("Peli", "Radici", "Sterili"), tre storie inedite, tre giovani autori, tre frequenze sintonizzate sull'umano. Questa breve antologia di testi teatrali azzarda un'indagine anatomica sulla diversità delle scritture, uno screening sulle tipologie e sintomatologie del dire, quale epidermide del contemporaneo. Parole come tendini tesi, come muscoli scattanti, come organi febbricitanti, come cavità addominali, come pugni chiusi, come occhi insostenibili. Tre corpi drammaturgici, con messa a fuoco del sistema nervoso periferico delle relative creatività. Scritture per la scena di oggi, con l'intimità di oggi, con la parsimonia di oggi.