Agamennone e Mirra, due affascinanti e pur così lontani personaggi del mito, segnano la grande stagione creativa dell'Alfieri intimista, più attento alla rappresentazione dei conflitti esistenziali e degli oscuri recessi della mente. Protagoniste di queste tragedie due donne: nell'«Agamennone» Clitennestra, donna fragile e lacerata nell'intimo da sentimenti smisurati e contrastanti: l'ira per il marito, l'amore per i figli e l'attrazione violenta per l'amante. Nella «Mirra» l'antico tema dell'amore incestuoso torna con intonazioni strazianti e singolarmente moderne. Sconfitta da una passione devastante, Mirra lotta eroicamente per soffocare l'impulso dell'attrazione verso il padre, fino alla scelta liberatrice della morte. L'introduzione di Vittore Branca guida il lettore alla poesia e alla lingua dell'Alfieri, e alla genesi di queste due tragedie.