Le trasformazioni avvenute a cavallo tra vecchio e nuovo millennio sono state oggetto di una lunga discussione critica, da cui è emersa l'immagine di un presente all'insegna del "ritorno alla realtà" e dell'impegno. Da questa immagine è stata tuttavia esclusa una delle caratteristiche principali della produzione del periodo: la presenza, trasversale a generi e gerarchie letterarie, di elementi spirituali declinati in senso postsecolare. È proprio a partire da questa constatazione, e facendo ricorso a strumenti provenienti dalla sociologia delle religioni e dalla riflessione di Michel Foucault, che nel volume si indaga il contemporaneo. Lo si fa attraverso lo studio di alcuni degli autori che più hanno contribuito alla formazione della nostra immagine del presente, come Roberto Saviano e Antonio Moresco, e proponendo per le loro opere la definizione di scritture postsecolari. Arrivando, infine, a formulare alcune ipotesi generali sulle trasformazioni avvenute negli ultimi venti o trent'anni di storia letteraria nazionale.