L'anonimato, nella letteratura, è prassi ricorrente. Ma mai nessuno è riuscito a preservare il segreto sull'identità per più di trent'anni, come Elena Ferrante. Naturale, quindi, a dispetto di quanti lo ritengono un banale pettegolezzo, che si sia sviluppata una sorta di caccia alla scoperta del mistero. Univoco il risultato: dietro la scrittrice italiana più famosa al mondo, si cela un altro scrittore affermato, Domenico Starnone. Che cosa svela quindi, di nuovo, questo libro? Aggiunge alla congerie di sospetti particolari inediti che scaturiscono dal vissuto che accomuna l'autore a Starnone e alla Ferrante, offrendo al lettore molteplici argomenti e nuovi indizi. Lino Zaccaria, che conosce perfettamente tempi, persone e luoghi di ambientazione di Via Gemito, di "L'amore molesto" e di "L'amica geniale", è andato a scavare tra i romanzi di entrambi evidenziando circostanze, episodi, citazioni, affinità lessicali che lo hanno indotto a una conclusione: sarebbe straordinario e persino contrario alle leggi della statistica, supporre che Starnone non abbia messo mano a "L'amore molesto" o alla saga de "L'amica geniale". Che poi Starnone possa essersi giovato di una "consulenza femminile, sia anche della moglie, Anita Raja, già abbondantemente tirata in ballo, è verosimile. Prefazione di Titti Marrone.