Questi saggi conducono un'esplorazione nelle scritture di autori abruzzesi che tentarono in particolare di mettere a fuoco la loro idea di mondo, la loro proiezione della realtà e il loro approccio alla complessa tessitura della storia e del sociale, magari per un uditorio ristretto e defilato, ma non per questo sordo ai fragori delle coeve esperienze né estraneo ai più tenaci umori della intellettualità peninsulare: scritture coniugate all'insegna di autentiche passioni civili e letterarie e declinate con la forza stessa delle inquietudini, degli svolgimenti pensosi, dei dati realistici e biografici che hanno via via nutrito le emozioni e le psicologie, le risorse dell'ingegno e l'ardimento della fantasia, fino a generare moduli di cultura ed esperienze di stile e di penna che difficilmente si possono rimuovere o ignorare.