La letteratura nasce, in Occidente, con la descrizione di un'epidemia, quella che, nell'Iliade, provoca la contesa fra Achille e Agamennone. All'Iliade hanno fatto seguito moltissimi testi che evocano o trattano la malattia contagiosa. Il volume ripercorre questa storia e propone un affascinante viaggio fra gli autori della letteratura italiana che sono stati diretti testimoni delle grandi epidemie susseguitesi nella nostra penisola, dalla peste nera del 1348 al mal francese, che conobbe l'apice della sua diffusione nel Cinquecento, fino alle ricorrenti epidemie di colera dell'Età moderna. Le voci di alcuni tra i più grandi autori italiani - Petrarca, Boccaccio, Machiavelli, Manzoni, Verga - si intrecciano a quelle di autori meno noti che ai "grandi" guardano come a modelli imprescindibili per la narrazione del contagio.