«Il mondo umano possiede una misteriosa profondità, grazie alla quale è aperto all'ignoto, a Dio, anche quando non ne è cosciente. La donna, con bacchetta da rabdomante, penna in mano e cuore aperto, va alla continua ricerca di quel tesoro, nella sua interiorità e in tutta l'umanità, per gustarlo e portarlo alla luce. Scavando nella memoria, nella natura e nei gesti quotidiani, le grandi scrittrici hanno spolverato la facciata opaca delle cose, per rendere visibile la grazia. Parlando di sé, scavando nella propria interiorità alla ricerca dell'Io, sono arrivate, consapevolmente o no, a Dio e viceversa: parlando di Dio sono arrivate a conoscere il proprio Io. Come le due parole sono custodite l'una nell'altra, così le due realtà, personale e divina, arrivano a collidere.».