Il testo prende in esame il romanzo modernista indagando le opere di Pirandello, Svevo, Proust, Kafka, Joyce, Palazzeschi e lo fa con un tono divulgativo. L'autore, dopo aver rimarcato la fine dei modelli classici, dà un ampio sguardo al contesto culturale in cui ha origine il romanzo modernista, perché senza l'apporto del nuovo pensiero scientifico, filosofico e sociale di fine Ottocento-inizio Novecento non si possono comprendere le specificità del romanzo modernista (l'inettitudine del personaggio, la trascrizione della coscienza, la frantumazione dell'io, l'attualizzazione del mito, il dissolvimento delle tradizionali strutture narrative, la reticenza, il registro comico-ironico).