Il libro parte dalla novella "La realtà del sogno" in cui Pirandello, con un richiamo sottinteso a Pascal, pone il tema dell'ambivalenza tra veglia e sogno che caratterizza grandi testi della sua maturità. Anche nel primo Brancati il sogno si confonde spesso con la realtà, ma egli poi supera l'assurdo pirandelliano all'insegna del realismo, approdando a una concezione cristiana della vita. Sulla loro linea si pone Sciascia, della cui opera qui si valorizza la qualità storico-letteraria, e poetica, di una costante dimensione onirica che si articola intorno all'immagine classica dell'uomo come «sogno di un'ombra».