In questo volume, che conclude una lunga stagione di studi e riflessioni su Dante, i primi quattro testi sono dedicati a specifiche operazioni esegetiche, volte all'individuazione, non già della poesia, ma dei significati e dei pensieri che la sottendono. I due saggi sull'Epistola a Cangrande, sulla sua data e sulla vexata quae-stio della sua autenticità, quello sull'Epistola di frate Ilàro, e gli altri sulla lunga polemica che per anni impegnò Michele Barbi e Luigi Pietrobono, su Dante oggi, e su alcuni temi della critica dantesca di ispirazione crociana, contribuiscono a delineare il carattere specifico di questo volume e a segnare la differenza dagli altri che l'hanno preceduto.